L’acqua dolce, normalmente impiegata dall’uomo per i suoi fabbisogni alimentari e sanitari, è ricavata dalle falde e dalle acque superficiali. Le acque atmosferiche, quando raggiungono un suolo terroso, lo bagnano e, se esso è permeabile, lo penetrano fino a raggiungere uno strato impermeabile, sul quale si raccolgono, formando una falda acquifera sotterranea. Anche attraverso terreni poco permeabili, l’acqua può penetrare attraverso minuscoli tubicini (vasi capillari) che si formano nel terreno. Ecco da dove deriva l’acqua di falda.

Introduzione e differenza tra falda freatica e falda artesiana

Una falda si dice freatica se tutto il terreno al di sopra di essa, fino all’atmosfera, è permeabile (ovvero semipermeabile, con vasi capillari). Se la falda, per flusso sotterraneo di acqua, è compresa tra due strati impermeabili, viene detta artesiana. In una falda artesiana, l’acqua è contenuta sotto pressione idrostatica, e per il principio dei vasi comunicanti, perforando lo stato impermeabile superiore, l’acqua di falda tenderà a salire verso la superficie, fino a raggiungere il livello più alto dell’acqua accumulata nel sottosuolo (livello piezometrico). Si comprende come in un pozzo in falda artesiana il pelo libero dell’acqua possa risalire al di sopra del punto più basso di scavo, fino a raggiungere- se il livello piezometrico lo consente- il livello del piano di campagna. Per prelievi da falde freatiche, invece, è sempre indispensabile disporre di un conveniente impianto di pompaggio dell’acqua dalla falda fino alla superficie di campagna.

L’acqua per usi antropici, igienici e/o potabili può essere prelevata anche dalle acque superficiali, con evidente economia nei costi di impianto, ma con l’esigenza di molta attenzione per le sue caratteristiche.
Infatti, le acque sotterranee subiscono un processo naturale di filtrazione e hanno scarse possibilità di contenere batteri ed altri organismi inquinanti, non risultano cioè alterate né da inquinanti esterni né da ossidazioni anomale.
Quando le acque delle falde freatiche fuoriescono naturalmente sul piano di campagna, a causa di perforazioni naturali o interruzioni dello strato impermeabile superiore, si dice che si è formata una sorgente. Le acque di sorgente rappresentano, certamente, la soluzione ottimale per l’alimentazione di impianti di acquedotto, in quanto hanno le caratteristiche organolettiche delle acque sotterranee, con costi di impianto di presa decisamente inferiori.

CLASSIFICAZIONE DELLE ACQUE DI FALDA FREATICHE E PROFONDE (O ARTESIANE)

Le acque di falda sono definite acque telluriche cioè acque che si trovano nel sottosuolo (di falda superficiale o profonda). Queste sono acque piovane che, penetrando nel terreno ed incontrando uno strato di roccia impermeabile che le trattiene, portano alla formazione delle falde freatiche.
Diverso è il caso delle acque sorgive ovvero le acque meteoriche che, dopo essere penetrate nel terreno, affiorano in superficie:
– spontaneamente nelle sorgenti
– artificialmente in seguito alla costruzione di pozzi.

Idrologia delle acque telluriche/di falda

    Sono acque di buona qualità per l’effetto depurativo del sottosuolo.

Chimica

  • Mediamente mineralizzate : 500 < RESIDUO FISSO A 180°C = 1500 mg/L
  • Ricche di sali minerali : RESIDUO FISSO A 180°C > 30g/l
  • Salate : RESIDUO FISSO A 180°C > 30g/l

Utenza

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